L’evoluzione verso il magazzino del futuro

LCS è protagonista dello sviluppo delle tecnologie di stoccaggio e movimentazione connesse e dialoganti. La trentennale esperienza intralogistica ha sviluppato il sapere gestionale e lo sviluppo digitale sposato all’elettromeccanica e può a pieno titolo testimoniare come è cambiato il mondo del magazzino in trent’anni.

“Tutto è diverso oggi”, afferma Gianfranco Silipigni, AD di LCS, “ma il cambiamento più radicale è che il magazzino è visto e concepito come parte integrante della produzione. Come tale necessita di pianificazione e di tecnologie. LCS in un trentennio ha partecipato all’evoluzione vorticosa della tecnologia ed è più che mai attrezzata per affiancare la propria clientela nelle sfide per il futuro, perché la pianificazione industriale non può prescindere dal magazzino e dalla movimentazione intralogistica.”

Gianfranco Silipigni sottolinea che LCS si considera partner dei propri clienti: “Li affianchiamo con il nostro know how, la nostra esperienza, la nostra creatività. La clientela che si rivolge a noi ha bisogno di soluzioni uniche che favoriscano la produttività, siano sostenibiliflessibiliaderenti ai loro modelli di business. Per questo iniziamo ad affiancare i nostri clienti in fase di progettazione.

Il dialogo e la condivisione portano a soluzioni ottimizzate e fatte su misura per i nostri clienti. La nostra forza è nella capacità di sviluppare progetti di automazione sostenuti da software originali di governo dei processi e dell’automazione progettati e sviluppati integralmente in LCS. A tutto ciò si uniscono la capacità di service, di assistenza software anche in remoto 24/7 e di manutenzione elettromeccanica personalizzata.”

Silipigni afferma che LCS ha contribuito non poco all’ingresso stabile dell’evoluzione 4.0 nelle attività di movimentazione intralogistiche e in magazzino.

“Con grande passione e capacità tecnologica LCS sviluppa nuovi sistemi di stoccaggio, nuove logiche e tecnologie di movimentazione per l’automazione delle attività aziendali. Dall’intralogistica e dal magazzino si raccolgono dati grazie all’impiego di componenti intelligenti e di software che oltre a comunicare tra loro aumentano la soglia di autonomia degli impianti.

I big data che si originano da queste attività sono il propellente per il miglioramento continuo, per lo sviluppo delle industrie e la nascita di nuovi e più efficienti servizi. Anche qui LCS è protagonista e la certificazione è data dalla clientela che ci vuole al suo fianco da anni.”

Articolo pubblicato su “Sole 24 Ore – 30 gennaio – Speciale intralogistica”

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Google

Lascia un commento

16 + dodici =