Ottimizzazione delle risorse e investimenti in tecnologia per un continuo miglioramento qualitativo dei prodotti offerti.
Questi i due “pedali” sui quali sta spingendo attualmente LCS, azienda leader nel settore della logistica interna e dell’automazione industriale, attraversando con successo l’attuale fase di difficoltà economica diffusa.
“Il mercato interno è ormai inesistente e con gli appesantimenti imposti dal sistema Paese rischiamo di perdere competitività anche all’estero – spiega il titolare e fondatore dell’azienda di Usmate Velate, Gianfranco Silipigni – Negli ultimi 10 anni è cresciuto molto il gap di costi tra noi e i competitor stranieri.
L’unica arma che ci è rimasta è la qualità e in particolare la nostra capacità di adattarci alle richieste del cliente, col quale si crea una partnership fin dal primo momento per accompagnarlo dalla progettazione del prodotto alla manutenzione.
Questo rappresenta un fattore importante sul quale investiamo molto, anche se continuando questo andamento di crescita di costi soprattutto burocratici, alla lunga si rischia di perdere terreno e soprattutto enormi possibilità di sviluppo”.
La strategia messa in atto da LCS ha permesso tuttavia all’azienda di chiudere positivamente il 2012 mentre il 2013 al momento non sta mantenendo le promesse e le speranze di un atteso miglioramento.
“I primi tre mesi dell’anno hanno fatto registrare un ristagno generalizzato – dice Silipigni – ma ci sarebbe ancora il tempo per rimettersi in carreggiata. Anche perché le aziende, a cominciare da noi, sarebbero pronte a cogliere qualsiasi accenno di ripresa e far ripartire in modo importante l’economia del Paese”.
Del resto LCS può vantare un portafoglio clienti di primaria importanza e prestigio. “
Ci viene riconosciuta la qualità del nostro lavoro, la nostra capacità di dare risposte e un servizio trasversale nel settore dell’automazione”.
La diversificazione è infatti l’altro elemento importante della strategia aziendale. “Attualmente il comparto trainante è l’automotive, su cui lavora in modo specifico il nostro stabilimento di Torino. Negli anni scorsi abbiamo avuto commesse importanti soprattutto estere sul fronte della movimentazione bagagli aeroportuale.
L’ampia gamma di offerta che proponiamo ci consente di puntare di volta in volta al settore più trainante”. LCS , che ha 60 dipendenti, è un gruppo che conta tre società e due sedi operative: quella direzionale di Usmate Velate e quella di Torino.