Il magazzino con puntamento laser

La logistica prende a prestito la filosofia dei pit-stop di Formula Uno per organizzare la ristrutturazione di un magazzino automatico in pochi giorni e senza impattare sull’operatività quotidiana.

LCS di Usmate (MB), il system integrator che, nell’ambito di un progetto con Demag come main contractor, si è occupato della ristrutturazione e del rinnovo del magazzino automatico bobine di Cartiere del Garda (Riva del Garda – TN).

Vediamo oggi un approfondimento pubblicato su Il Giornale della Logistica (potete leggere l’articolo integrale qui) che tratta in modo dettagliato delle necessità del magazzino delle Cartiere del Garda.

IL MAGAZZINO CON PUNTAMENTO LASER

Il magazzino automatico di Cartiere del Garda si trova in un capannone a pianta rettangolare di oltre 2.000 mq posto tra la linea di produzione della carta, da un lato, e la linea di taglio, dall’altro (Fig. 1).

Le unità di carico trattate sono rappresentate da bobine di carta di varie dimensioni (Fig. 2), riconosciute mediante lettura di un barcode, che vengono posizionate a terra o sovrapposte le une sulle altre.

Tutto questo avviene attraverso un carroponte guidato dal gestionale.

La funzione primaria dell’impianto è quella di prelevare le bobine in uscita dalla produzione per depositarle laddove il sistema, tenuto conto delle dimensioni e degli spazi disponibili, ha previsto debbano essere collocate e, parallelamente, di alimentare il reparto taglio prelevando le bobine in stock e depositandole su un sistema di rulliere dirette verso le taglierine che le trasformeranno in risme di fogli.

La struttura, che corre su una coppia di binari per tutta la lunghezza dello stabile, è dotata di un carrello al di sotto del quale sono posti due gruppi argano indipendenti capaci, attraverso un dispositivo a depressione, di “agganciare” le bobine senza arrecare loro alcun danno (Fig. 3).

Ma l’aspetto più interessante del sistema in uso presso Cartiere del Garda è il grado di accuratezza raggiunto nelle operazioni di deposito e prelievo.

Posizionare le bobine nella locazione assegnata dal gestionale significa infatti calarle con precisione quasi millimetrica all’interno degli stretti camini che si formano tra le varie pile di bobine già presenti in magazzino (Fig. 4).

L’operazione, però, non deve tener conto soltanto dello spazio di manovra disponibile, cui si aggiunge la necessità di lasciar libera una linea di volta in volta diversa per consentire le pulizie del deposito, ma anche della base d’appoggio che, nella maggior parte dei casi, non è rappresentata dal pavimento ma da un’altra bobina sulla quale quella “agganciata” deve essere impilata, evitando disassamenti che potrebbero rendere instabile la “colonna”.

Tanta precisione è garantita da un sistema di puntamento laser che LCS ha riprogettato e migliorato riducendo drasticamente i margini di errore e dando ad una gru la delicatezza delle mani di un chirurgo.

Puoi leggere l’intera Case History in questa pagina.

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Google

Lascia un commento

nove + uno =