Automazione e intelligenza artificiale: nuove opportunità per le imprese

La sempre più evidente e consolidata integrazione di intelligenza artificiale e automazione sta rivoluzionando il mondo del lavoro e apportando trasformazioni radicali a tutta la società. Quella che si sta concretizzando è una vera e propria convergenza che mette a disposizione possibilità mai viste e sperimentate in precedenza per agevolare l’innovazione: il che vuol dire non solo incrementare gli standard di efficienza in termini di produttività, ma anche migliorare la qualità di vita delle persone. L’intelligenza artificiale permette di:

  • personalizzare la produzione,
  • ottimizzare i processi,
  • incrementare le capacità di automazione.

A proposito di quest’ultimo punto, integrare nei sistemi di automazione l’intelligenza artificiale favorisce lo sviluppo di capacità predittive all’avanguardia. Gli algoritmi di machine learning, tramite l’analisi di imponenti moli di dati che vengono forniti dai sensori o che si ricavano da ciò che le macchine hanno appreso, sono in grado di prevedere, e dunque di anticipare e prevenire, anomalie e guasti. Il processo di produzione è sottoposto a un’analisi costante e attenta, dal momento che gli algoritmi sono in grado di individuare le eventuali inefficienze e di proporre i correttivi necessari. Diventa fondamentale il ruolo della manutenzione predittiva, con la possibilità di evitare i fermi macchina mentre le capacità di produzione degli asset risultano ottimizzate. 

Innovazioni emergenti: automazione e IA

Automatizzare le attività vuol dire, fra l’altro, rendere i flussi di produzione più semplici e rapidi, con una minore necessità di interventi manuali. Grazie alle intelligenze artificiali i processi migliorano, con effetti positivi per l’efficienza della produzione. Si sfati, dunque, il luogo comune secondo il quale l’automazione e l’IA “rubano” il lavoro agli operatori umani: questi ultimi, al contrario, vengono destinati all’esecuzione di incarichi strategici, che hanno un valore aggiunto maggiore. Le IA, inoltre, avendo la capacità di analizzare i dati, soddisfano le esigenze del mercato, che pretende prodotti personalizzati e di qualità sempre più elevata. Essere in grado di comprendere che cosa desiderano i consumatori, conoscere le loro preferenze e addirittura prevederle: oggi con l’intelligenza artificiale è possibile. Ma non è tutto, perché tra le innovazioni emergenti garantite da automazione e IA c’è anche la possibilità di individuare in tempo reale gli eventuali difetti di fabbricazione, affinché gli standard di produzione possano essere mantenuti il più possibile elevati. Conseguenze? Gli sprechi si riducono e aumenta l’efficienza di tutto il sistema di produzione. 

AI chip

Impatti economici dell’automazione e dell’IA

Automazione e intelligenza artificiale hanno ricadute positive non solo dal punto di vista della produzione e in ambito tecnologico, ma anche e soprattutto sull’utilizzo delle risorse. Accanto a una maggiore produttività, pertanto, si può beneficiare di una personalizzazione della produzione, con standard di sicurezza più elevati per i lavoratori, una migliore efficienza energetica e una gestione più efficiente di tutta la catena di approvvigionamento. Le intelligenze artificiali assicurano un concreto miglioramento nel settore della logistica, per esempio: hanno infatti la capacità di gestire l’inventario in funzione della previsione della domanda. In più gli algoritmi sono progettati per riuscire a ottimizzare le scorte minime, così che gli approvvigionamenti possano essere gestiti in maniera automatica, ferme restando le mansioni di supervisione che spettano agli operatori umani. 

Un approccio data driven

Fra le principali trasformazioni a cui stiamo andando incontro nell’era dell’automazione, risultano di fondamentale importanza tutte quelle correlate con l’intelligenza artificiale predittiva: quella, cioè, che attraverso l’analisi di dati storici permette di produrre previsioni relative a trend futuri. Si tratta di un approccio che può rivelarsi essenziale per ottimizzare le risorse, sia economiche che umane: per esempio personalizzando la user experience attraverso la previsione dei comportamenti dei clienti, e più in generale rendendo maggiormente efficienti le strategie aziendali. Tuttavia non bisogna dimenticare che l’intelligenza artificiale è in grado di funzionare in modo efficace solo se si basa sui dati. In altri termini, l’IA non può fornire risultati immediati e soprattutto non lo può fare in autonomia: ha la necessità di un dataset strutturato in maniera puntuale. Solo così gli algoritmi di machine learning e di intelligenza artificiale possono essere alimentati e fornire previsioni accurate che consentano, poi, di giungere a decisioni oculate.

Trasformazioni sociali nell’era dell’automazione

Risulta inevitabile domandarsi, però, quali siano le implicazioni etiche nell’uso dell’intelligenza artificiale, anche in termini di responsabilità. Gli aspetti positivi sono molteplici ed evidenti: le innovazioni più recenti contribuiscono a limitare il carico fisico sugli operai e di conseguenza riducono al minimo il pericolo di infortuni. Se il livello di efficienza dei processi di produzione migliora, ciò si riflette anche sulle condizioni di lavoro degli operatori. Gli operai hanno la possibilità di dedicarsi a mansioni creative o complesse, perché è la robotica collaborativa a impegnarsi nei compiti più ripetitivi. L’impatto è significativamente positivo non solo sulla sostenibilità, ma anche sulla competitività aziendale. Di conseguenza aumentano di pari passo sia la qualità della produzione che il benessere dei lavoratori

Differenze tra automazione e IA

Le imprese del nostro Paese stanno prestando attenzione ai cambiamenti indotti dall’intelligenza artificiale con un approccio che non è sempre pienamente consapevole del potenziale che caratterizza l’innovazione tecnologica attuale. Sorprende scoprire, tra l’altro, la sovrapposizione tra intelligenza artificiale e automazione che parecchi imprenditori danno per scontata: come dire, nell’intelligenza artificiale si ricerca l’automazione, ma questo è un errore che dovrebbe essere evitato. È vero che grazie all’automazione si sfruttano processi automatici per sostituire le mansioni umane più ripetitive, ma è altrettanto vero che l’intelligenza artificiale va ben al di là di questo. In sostanza, grazie all’automazione i processi risultano più efficienti, mentre con l’AI l’asticella viene spostata molto più in alto: essa permette di individuare modelli, è in grado di apprendere dai dati e può arrivare a prendere decisioni in autonomia. Ne possono scaturire opportunità preziose dal punto di vista dell’ottimizzazione e dell’innovazione. Va ricordato, infine, che la transizione digitale che si sta materializzando grazie a queste innovazioni dovrà tenere conto della dimensione energetica, cercando di limitare gli sprechi e di ottimizzare i consumi. 

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